Bonus fiscali
I cosiddetti bonus fiscali per le ristrutturazioni sono stati confermati anche per il 2017, ed in alcuni casi anche incrementati fino al’85%.
Si tratta in pratica di uno sconto sul pagamento dell’Irpef diluito in 10 anni, fino ad un limite massimo diverso a seconda dei diversi tipi di bonus. In ogni caso, occorre avere regolari fatture relative alle spese sostenute, ed aver effettuato il pagamento tramite bonifico speciale, indicante cioè i dati della fattura e del richiedente la detrazione.
1. Il Bonus ristrutturazione.
Riguarda opere su immobili esistenti, e sono detraibili sia le spese di progettazione che quelle di realizzazione dei lavori. Sono detraibili la maggior parte delle opere di ristrutturazione, manutenzione sia ordinaria che straordinaria, risanamento e recupero. E anche lavori su impianti idraulico, elettrico o antifurto, modifiche di porte e finestre, scale e ascensori, facciate e intonaci esterni, canna fumaria, caldaia, caloriferi, balconi, box auto, e lavori per abbattimento delle barriere architettoniche.
2. Il Bonus mobili.
Sono detraibili al 50% anche i costi per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili, in occasione della ristrutturazione della propria casa.
3. L’Eco bonus.
Riguarda gli interventi per il miglioramento dell’efficienza energetica dell’immobile. Ad esempio la sostituzione degli impianti di climatizzazione, l’installazione di pannelli solari per l’acqua calda, la realizzazione di rivestimenti a cappotto, il rifacimento del tetto e qualsiasi altro intervento che in generale produca un miglioramento delle prestazioni energetiche della casa.
4. Il Sisma bonus.
Riguarda opere per edifici ubicati in zone sismiche 1, 2 e 3 e permette di detrarre fino all’85% sia le spese effettuate per la classificazione e verifica degli immobili, sia quelle per l’effettiva realizzazione degli interventi. Deve trattarsi di opere finalizzate a ridurre il rischio sismico che permettano il passaggio dell’immobile ad almeno una classe di rischio inferiore.